Il passaggio dal banco allo spazio vuoto di una stanza è potente. Spesso i bambini entrano nell’aula dedicata al teatro con grande entusiasmo, si lanciano nel vuoto correndo e facendo scivolate per terra, accompagnando il movimento con urla liberatorie. Perché?
Tante volte ci chiediamo come sarebbe una scuola nella quale il movimento del corpo fosse parte integrante dell’esperienza di apprendimento, nella quale potersi muovere fosse un modo per memorizzare nozioni di tutte le materie, in cui la musica fosse uno strumento per riposarsi, o per stimolare l’immaginazione prima di scrivere un testo, o anche solo per sfogare energia accumulata al bisogno.
Insomma ci chiediamo come sarebbe se i linguaggi del Teatro Creativo e di Movimento TCM®️ entrassero in classe, portati dagli insegnanti stessi, nella quotidianità e non solo nell’ora dedicata all’attività teatrale.
È con questo obiettivo che vorremmo dedicarci alla formazione, è con questa intenzione che a maggio saremo a Roma nella sede di Erickson (maggiori informazioni sulla formazione a Roma qui) per formare insegnanti ed educatori sui linguaggi teatrali e che la nostra associazione in futuro punterà principalmente sulla formazione.
Sentiamo che l’esperienza di tutti questi anni ci ha permesso di osservare e sperimentare e adesso abbiamo il desiderio di trasmettere, perché crediamo fortemente che la scuola debba cambiare, non nei contenuti ma nei modi, nello stare in classe.
Basta etichettare i bambini con ciò che non sono in grado di fare!
Cerchiamo di valorizzarli per ciò che sono, perché le loro risorse sono tutte da scoprire e possiamo farlo attraverso nuove risorse per stimolare l’attenzione, tenendo conto di tutti i canali, anche il bisogno di muovere il proprio corpo.
Se anche tu credi che un approccio diverso possa fare la differenza nella tua classe, nella classe dei tuoi bimbi o in quella di amici, aiutaci a diffondere questa consapevolezza.
Puoi girare il link della formazione (https://www.erickson.it/it/linguaggi-teatrali-a-scuola) o condividere questo articolo.
Il cambiamento si può fare, una classe alla volta, un insegnante alla volta.
A presto
